IL CINEMA INDIPENDENTE AL TEMPO DELLE MAJOR


E dopo la video-intervista, un buon digestivo...

Qualche domanda bruciapelo per te. Film preferito?
Man on the Moon (Miloš Forman, 1999) è un film che amo. Credo che Jim Carrey sia riuscito a portare perfettamente la figura di Andy Kaufman al cinema. Non a caso attorno alla sua interpretazione sono nate alcune leggende metropolitane, la più nota delle quale vuole che in realtà Andy e Jim siano la stessa persona...

Una sequenza cinematografica che non dimenticherai mai?
Senza dubbio si tratta di una scena di un film più recente che sotto l'aspetto della fotografia e del l'inquadratura mi ha sconvolto... Sto parlando della sequenza iniziale di Kill Bill 2, quando la sposa durante le prove esce dalla chiesa e incontra Bill...

Regista "del cuore"?
Senza dubbio Carlo Verdone. Credo che grazie ai film sia stato in grado di darci una immagine abbastanza realistica dell'Italia oggi. Il primo Verdone mi fa ridere, mentre il secondo Verdone, quello che interpreta se stesso — ipocondriaco, nervoso..— fa riflettere. È un personaggio che osserva la realtà, ne fa da spettatore, e poi la interpreta calandosi perfettamente nel ruolo.

Sei giovanissimo e ti stai coraggiosamente buttando in una impresa del genere in un momento in cui siamo circondati da disoccupati esistenziali e giovani incapaci di farsi strada nel mondo del lavoro....
Innanzitutto, io ho un lavoro oltre il cinema. Il cinema rimane per me quello che deve essere: un'immensa passione. Credo che la passione sia l'ingrediente fondamentale per la buon riuscita di un prodotto. Me ne sono accorpa quando lavoravo come fotografo: se dovevo farlo per mangiare il risultato era spesso deludente. Allo stesso modo ora che lavoro in un zero low budget e siamo completamente svincolati da logiche e volontà di terzi, amo quello che faccio e ci metto passione e dedizione.
Per quel che riguarda i giovani.. Credo che purtroppo oggi molti dei loro ideali siano stati distorti d troppa televisione e troppo poco cinema. Ma sono ottimista: mi pare che ci si stia risvegliando. Per esempio vedo come molti oggi si avvalgano di strumenti a basso costo per esprimere la loro creatività. Mi riferisco in particolare alle molte web series che oggi pullulano su internet. Un buon esempio per mostrarci come con poco si possa ottenere molto.
Un po' come noi de i Teatrabili facciamo: nonostante i problemi di risorse, non ci demoralizziamo e andiamo avanti.

Il tuo motto?
Stay hungry stay foolish. Parole finale del discorsi di Steve Jobs agli studenti di Standford.

Erica Belluzzi