I DELINQUENTI DI MILANO TREMA ANCORA

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Capire il completo significato della vita è compito dell'attore;
interpretarla il suo problema; ed esprimerla la sua missione.
Essere un attore è la cosa più solitaria del mondo. Sei completamente da solo con la tua concentrazione e con la tua immaginazione, e quello è tutto ciò che hai. Essere un buon attore non è facile. Essere un uomo è ancora più difficile. Voglio essere entrambi prima di morire.

(James Dean)

Alessandro Davoli e Mattia Pranzo ovvero Sante e Roby in Milano Trema Ancora. Come siete entrati a far parte de I Teatrabili?
Alessandro: come spesso accade avevo visto un annuncio in cui una casa cinematografica indipendente cercava degli attori per un film che fosse un omaggio al poliziottesco anni '70 e dato che sono appassionato di questo genere cinematografico da sempre, mi sono buttato ed eccomi qui! Il ruolo che interpreto ė quello di Sante, uno dei tre delinquenti della banda.

Come ti trovi rispetto al tuo personaggio?
Alessandro: Sto lavorando molto per questo ruolo..Credo che il mio personaggio sia molto interessante: Sante ha diverse sfumature caratteriali che sto cercando, col mio lavoro e con la mia interpretazione, di esaltare.
Fa il duro atteggiandosi e ostentando una sicurezza che in realtà non gli appartengono, quando cerca di guidare gli altri e mantenere il controllo della situazione e dei propri nervi lo fa con grande fatica. Spesso è proprio il suo istinto a prendere il sopravvento sulla ragione...oltretutto avrà anche un risvolto che però non posso dirvi ora...

E Alessandro, oltre Sante?
Cerco di fare l'attore e dico "cerco" perché i tempi che corrono non sono proprio dei migliori, per me come per tanti colleghi che hanno deciso di intraprendere questo percorso professionale.
Ho una formazione sia teatrale che cinematografica e amo lavorare in ambo i settori perché nonostante la diversità nel linguaggio espressivo e nel modo di rapportarsi al proprio interlocutore, trovo che le soddisfazioni siano enormi sia recitando davanti a un pubblico che davanti a una piccola lente che poi ingrandisce tutto quando le immagini vanno sullo schermo. Ho interpretato diverse tipologie di personaggi sia in film indipendenti che in video o spot, e col fisico e la faccia che mi ritrovo sono quello che viene definito "caratterista", termine che non reputo affatto dispregiativo in quanto designa una attività che spesso ti permette di fare lavori o cose molto particolari e interessanti. Indubbiamente anche Sante ê un personaggio molto particolare e caratterizzato, ma posso dire, tutto sommato, che mi trovo a mio agio nel ruolo.

...e Mattia?
Io interpreto Roby, uno dei tre cattivi oltre a Sante.
Per quel che riguarda la mia formazione professionale ho partecipato come Aiuto Regista alle riprese del Video Clip della Band Playa Desnuda al fianco del Regista Mattia Mosè Rodriguez e sono stato attore nel videoclip "hey dio" di Nek, diretto da Fabio Jensen.
Ho inoltre partecipato alla produzione e alla realizzazione del corto Perché si muore con la regia di Mose' Rodriguez. Il corto ha partecipato al concorso Cinevox 2013 e ci ha portato alla vittoria del concorso vincendo i premi "migliore scenografia", "migliore regia","miglior attore","migliore scelta musicale","miglior corto"
Nella vita di tutti i giorni sono uno speaker radiofonico in due radio, Radio Hinterland e Rocknrollradio.


Come arrivi a fare l'attore in Milano Trema Ancora?
Franz Rotundo è un mio amico e avendomi già visto interpretare ruoli simili precedentemente mi ha chiesto di partecipare..

Se la troupe fosse un'orchestra, che ruolo avreste?
Saremmo due baritoni. Questa formazione ci consente di completarci a vicenda, renderci uno utile all'altro. È molto bello perché l'orchestra che ci sostiene è fatta da tantissimi strumenti.
La cosa bella di essere baritoni è che nonostante la canzone la possiamo rifare tante volte e la melodia possa essere la stessa, ogni volta c'è un intensità diversa.

"Dulcis in fundo"...Rocco che in “Milano Trema Ancora” interpreta Manuel. Che personaggio è quello che interpreti rispetto agli altri due delinquenti?
Manuel é un delinquente e come tutti i delinquenti, seppure romanzati, sono elementi sempre fortemente negativi...
Nel mio caso Manuel cade in un tranello da parte degli altri "infami"compari suoi...

I
nterpretare un delinquente è una parte come le altre o sortisce su di te qualche effetto? Sei coinvolto dal ruolo che interpreti anche fuori dalla scena?
Interpretare un delinquente sortisce in me una serie di emozioni superiori in confronto ad altri personaggi perché avendo io personalmente fatto un po' di "vita di strada", credo di potere capire come ragiona un personaggio che deve delinquere... Ovviamente tutto questo appartiene al mio passato, ma credo che sia stato per me importante fare queste esperienze.
Quando devo interpretare un personaggio in modo "naturale" mi preparo già qualche ora prima cercando di immaginarmene lo stato d'animo, come si alza alla mattina, quello che fa...un pò come faceva Peter Sellers (ho recentemente visto il film sulla sua vita) e ho scoperto che addirittura mentre era in viaggio per andare a girare La pantera rosa si trasformava "diventando" L'ispettore Clouseau...io non sono così maniacale ma è una cosa che mi piace fare: cerco il più possibile di avvicinarmi ai personaggi che interpreto

Che altri personaggi avevi interpretato prima?
Da quando faccio l'attore ho interpretato in diverse produzioni de "I Teatrabili" e questa è la seconda volta che indosso i panni di un delinquente (la prima volta era stata in Come Joe Pesci).
Successivamente mi ero misurato con un ragazzo che vuole diventare famoso in Tre Giorni Famoso.

Foto: Micaela Candrilli

IL CINEMA INDIPENDENTE AL TEMPO DELLE MAJOR


E dopo la video-intervista, un buon digestivo...

Qualche domanda bruciapelo per te. Film preferito?
Man on the Moon (Miloš Forman, 1999) è un film che amo. Credo che Jim Carrey sia riuscito a portare perfettamente la figura di Andy Kaufman al cinema. Non a caso attorno alla sua interpretazione sono nate alcune leggende metropolitane, la più nota delle quale vuole che in realtà Andy e Jim siano la stessa persona...

Una sequenza cinematografica che non dimenticherai mai?
Senza dubbio si tratta di una scena di un film più recente che sotto l'aspetto della fotografia e del l'inquadratura mi ha sconvolto... Sto parlando della sequenza iniziale di Kill Bill 2, quando la sposa durante le prove esce dalla chiesa e incontra Bill...

Regista "del cuore"?
Senza dubbio Carlo Verdone. Credo che grazie ai film sia stato in grado di darci una immagine abbastanza realistica dell'Italia oggi. Il primo Verdone mi fa ridere, mentre il secondo Verdone, quello che interpreta se stesso — ipocondriaco, nervoso..— fa riflettere. È un personaggio che osserva la realtà, ne fa da spettatore, e poi la interpreta calandosi perfettamente nel ruolo.

Sei giovanissimo e ti stai coraggiosamente buttando in una impresa del genere in un momento in cui siamo circondati da disoccupati esistenziali e giovani incapaci di farsi strada nel mondo del lavoro....
Innanzitutto, io ho un lavoro oltre il cinema. Il cinema rimane per me quello che deve essere: un'immensa passione. Credo che la passione sia l'ingrediente fondamentale per la buon riuscita di un prodotto. Me ne sono accorpa quando lavoravo come fotografo: se dovevo farlo per mangiare il risultato era spesso deludente. Allo stesso modo ora che lavoro in un zero low budget e siamo completamente svincolati da logiche e volontà di terzi, amo quello che faccio e ci metto passione e dedizione.
Per quel che riguarda i giovani.. Credo che purtroppo oggi molti dei loro ideali siano stati distorti d troppa televisione e troppo poco cinema. Ma sono ottimista: mi pare che ci si stia risvegliando. Per esempio vedo come molti oggi si avvalgano di strumenti a basso costo per esprimere la loro creatività. Mi riferisco in particolare alle molte web series che oggi pullulano su internet. Un buon esempio per mostrarci come con poco si possa ottenere molto.
Un po' come noi de i Teatrabili facciamo: nonostante i problemi di risorse, non ci demoralizziamo e andiamo avanti.

Il tuo motto?
Stay hungry stay foolish. Parole finale del discorsi di Steve Jobs agli studenti di Standford.

Erica Belluzzi